Borracce

La borraccia per bici deve rispettare le normative in materia di sicurezza relative ai contenitori deputati a contenere liquidi destinati all’alimentazioni umana, quindi:

Capacità di mantenere le caratteristiche organolettiche del contenuto in un dato arco di tempo.
Incapacità di trasmettere sapori o odori ai liquidi che contiene.
Assenza di composti chimici come i ftalati, che rendono la plastica flessibile e modellabile.
Con riferimento invece agli attributi strutturali, le borracce per ciclismo si presentano come un contenitore trasparente o semitrasparente composto di polietilene con un tappo in polipropilene (più resistente del polietilene e più adatto a sopportare le continue aperture e chiusure). Vengono utilizzati i polimeri plastici perché rispetto all’alluminio e al vetro sono più leggeri e resistenti alle sollecitazioni e alle vibrazioni.

La borraccia deve anche essere ergonomica, per permettere al ciclista una facile estrazione dal portaborraccia e una presa salda anche in caso di mani bagnate o sudate. Contrariamente a quanto si possa credere, esistono diversi tipi di borracce che si possono adattare alla disciplina praticata:

Borracce per MTB. Il corpo è composto solitamente in polietilene mentre il tappo in polipropilene; sono di dimensioni ridotte e molto leggere visto l’utilizzo di materiali plastici ed ergonomiche. Rispetto alle altre borracce, quelle per MTB sono dotate di una protezione aggiuntiva per il beccuccio, in modo tale che il fango e la terra non si accumulino sopra e attorno.

Borracce per bici da corsa. Sono come quelle per MTB, anche se sprovviste della protezione aggiuntiva. Date le esigenze di velocità, queste borracce presentano il beccuccio di bevuta esterno, che permette al ciclista di compiere l’operazione senza effettuare delle operazioni aggiuntive (come aprire il tappo e richiuderlo), con conseguenti sprechi di tempo.

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